Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Il testo narrativo fantastico - Il mago e la strega (schema del racconto)

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Tema
Il mago e la strega

C'era una volta, tanto tempo fa,una strega che viveva in un bosco sempre buio, con gli alberi sempre spogli e rami che si aggrovigliavano formando reti spinose. La strega era sempre infelice e, chissà perché, a forza di esserlo diventò cattiva e sempre più invidiosa. Infatti poco distante da quell'orribile foresta viveva un mago che era vecchio e saggio e la sua casa si trovava proprio al centro di una rigogliosa foresta dove vivevano tanti animaletti e questo dava fastidio alla strega: si sentiva dimenticata. Così un giorno la poverina, stanca di essere là, nel nulla, da sola, decise di far provare la stessa situazione anche al mago che era abituato a vivere in pace nella natura. Preparò una pozione e si diresse verso la foresta. Appena arrivata versò un po' di liquido nelle radici degli alberi e delle piante. Ad un tratto le foglie degli alberi cominciarono a cadere, gli animali si nascosero nelle tane e il buio prevalse nella foresta. la strega a quel punto fu soddisfatta e se ne andò. Il mago, che viveva in una casa ricavata in una collinetta, era in una stanza appena illuminata e stava leggendo un librone di magia. Appena si accorse di quell'improvviso silenzio si precipitò fuori della stanza, corse su per le scale a chiocciola, percorse velocemente il corridoio buio e quando aprì la porta di casa vide che la foresta era completamente cambiata. Il mago, però, appena vide quel che era successo non esitò a pensare che l'artefice di tutto potesse essere stata proprio la strega Rosascura. Così, praticamente convinto, andò a casa della strega ele disse: "Se il motivo per cui rovini la mia foresta è perché la tua non ti piace potresti amarla e curarla finché non diventerà rigogliosissima!". La strega diede ascolto al mago e poco tempo dopo le due foreste tornarono ad essere rigogliose e piene di animaletti e da quel giorno in quelle foreste ci fu pace e armonia.

(Arianna, classe quinta)













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