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Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Il pupazzo di neve - Analisi del testo

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Il pupazzo di neve Una luce bianchissima filtra attraverso le fessure delle persiane. In strada le automobili, passando, fanno un rumore diverso dal solito. Andrea si alza di scatto, corre alla finestra e spalanca le persiane. - Nevica, nevica! Luisella alzati! Andiamo ai giardini. Ai giardini Andrea e Luisella fanno un pupazzo di neve bellissimo. - Che peccato lasciarlo qui! - esclama Andrea. - Mi piacerebbe rimanere finché si scioglie – ribatte Luisella. A casa, mentre stanno mangiando, si sente suonare il campanello. Andrea corre e spalanca la porta al … pupazzo di neve! I due bambini, pazzi di gioia, saltellano attorno al loro amico e il pupazzo di neve si mette a giocare con loro agli astronauti. - Vedo le stelle che si avvicinano – grida Andrea. - Io vedo i crateri della luna – esclama Luisella. - Io vedo una bandiera – dice il pupazzo che ha gli occhi appannati dal caldo. Quando ormai è tardi, i due bambini si mettono il pigiama. - Vuoi che ti pr

"E chi non sa sciare?": filastrocca di Gianni Rodari

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E chi non sa sciare? Poveretto chi non sa sciare né pattinare. Di tanta neve che se ne fa? Tutto quel ghiaccio non gli serve a nulla. Di tanta gioia lui non può godere: al massimo si farà una granita in un bicchiere. Gianni Rodari Immagine: radici di zenzero

Un terribile inverno di Guy de Maupassant

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Un terribile inverno Quell'anno, l'inverno fu terribile. Sin dalla fine di novembre, dopo una settimana di brinate, aveva preso a nevicare. In una notte, la pianura rimase sepolta. Le masserie isolate, nelle loro corti quadrate, dietro le file dei grandi alberi brinati, sembravano addormentarsi sotto il cumulo di quel muschio bianco e leggero. Nessun rumore per la campagna immobile: soltanto i corvi, a stormi, descrivevano lunghe strisce nel cielo, cercando inutilmente di che mangiare, piombando tutti insieme sui campi e bazzicando. Nient'altro si udiva che il fruscio vago e continuo di quel pulviscolo che sempre cadeva. Per otto giorni interi continuò a nevicare, poi smise. E, per tre settimane, il cielo fu terso come un cristallo azzurro di giorno, e di notte tutto cosparso di stelle, che parevano cristalli di brina, tanto il vasto spazio si stendeva sullo specchio duro, unito e lucente della neve. Il piano, le siepi, gli olmi ai margini dei campi, tutto sem

Je suis CHARLIE

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La canzone dell'albero vecchio di Pablo Neruda

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La canzone dell'albero vecchio   Ruscello, tu che passi mormorando  con la voce cristallina questa canzone,  tu che passi così, sempre cantando,  dando le tue acque come benedizione, tu che sai di vita, tu che sai  l’allegria ridente dell’ amore.  Che ti dicono gli occhi degli uccelli?  Ti han detto della mia vita e del mio dolore? Pablo Neruda Immagine: ecoblog

Racconto: "Neve in montagna".

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Neve in montagna La neve saliva, e gli uomini scavavano stretti passaggi per uscire e andare da una casa all'altra.  Del resto ogni casa era fornita del necessario, come una nave che sverna nei mari gelati ... Vi fu qualche turbine di vento.  La neve, sollevata, mulinava, ricadeva in stracci leggeri. La foresta gemeva, e si udivano gli scoppi dei rami che, troppo carichi e troppo tormentati, si spezzavano. In quei giorni la furia dell'aria riusciva a svelare tra le nubi larghi specchi di azzurro, e un raggio di sole accendeva fra tanto candore un brillio infinito. Sotto a un cielo di stelle la neve gelava, e nella tarda alba diffondeva riflessi di madreperla.  Poi di nuovo la cenere chiara si adunava da ogni parte, e ancora cadevano fitte le piume bianche. Giuseppe Fanciulli Immagine: trentinobenessere

Fior di neve di Umberto Saba

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Fior di neve Dal cielo tutti gli Angeli videro i campi brulli senza fronde né fiori e lessero nel cuore dei fanciulli che amano le cose bianche. Scossero le ali stanche di volare e allora discese lieve lieve la fiorita neve. Umberto Saba Immagine: garganonews

La neve

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La neve Quando cade la neve tutti i bambini sono felici. Come sono belli i campi, le montagne, i tetti delle case, gli alberi e i cespugli coperti di neve! E com'è bello andare in slitta, sciare, giocare all'aperto con gli amici, sui prati tutti bianchi! Anche le piante sono contente quando cade la neve, perché essa le copre come una grande coperta e impedisce ai venti freddi di farle gelare. Gli animali selvatici invece sono in difficoltà, perché non sanno che cosa mangiare. Il terreno, infatti, è coperto e non si trovano più semi, bacche, erba per nutrirsi. Sulle strade diventa difficile circolare quando nevica. In città i marciapiedi sono scivolosi e la neve è tutta sporca. Se poi gela, le strade diventano pericolosissime, si rischia di cadere a ogni passo. J. Gordon Immagine: libro dei sogni

La magia dell'inverno di Mario Lodi

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La magia dell'inverno Nei giorni d'inverno, quando mi svegliavo, c'erano «fiori» bianchi di gelo, ai vetri delle finestre. Allora la mamma mi avvolgeva in una coperta di lana e mi portava giù, in cucina. E da lì io vedevo la «magia». Sul piano del focolare posava un po' di carta, sopra la carta metteva dei ramoscelli secchi ben ordinati, e su questi qualche pezzo di legno più grosso. Poi prendeva da una scatolina uno stecchino di legno e zac! lo strofinava e nasceva all'improvviso una fiammella. Avvicinava la fiammella alla carta e subito si sprigionava il fuoco. Il fuoco, con le sue fiamme dai colori diversi, era per me un mistero. Osservavo a lungo, sotto il paiolo della polenta, mentre la mamma rimestava la farina, le lunghe fiamme che salivano da ogni parte e parevano vive, con quei colori mai uguali: rosso, violetto, giallo e persino verde e azzurro ... Nelle sere d'inverno, la mamma metteva sul focolare un grosso pezzo di legno c

"La coperta grigia e la coperta bianca": racconto di Mario Lodi

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La coperta grigia   e la coperta bianca L'aria fredda passava tra le cose   e le ricamava. Passava e appendeva palline bianche e trasparenti un po' dappertutto: sui rami, sull'erba. Se l'erba, di notte, invece di   dormire sotto la coperta grigia   del cielo, alzava la testolina e   stava a parlare con le stelle,   l'aria gelida gliela faceva bella:   una lunga carezza gelida e il   mattino l'erba si ritrovava con   barba e baffi bianchi. Un giorno l'aria fredda passò   tra le nuvole e disse : È venuta l'ora di mettere a letto   il mondo, e occorre una grande coperta bianca. Una coperta bianca grande così non c'è - rispose una nuvola. Voi sarete la grande coperta bianca -esclamò   l'aria fredda. Appena le vide radunate come tante   pecore, salì in alto, le sfiorò con la sua carezza incominciò la più bella magia: le goccioline dentro le   nuvole si strinsero fra di loro e diventarono stelline   bianche, milioni di stelline che cominciarono a

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

Giornata mondiale della Terra (Earth Day): attività educativo didattiche di apprendimento.

Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria

"Arriva la primavera" - Dettato - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo