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La Pasqua: racconti, poesie, filastrocche, utili per gli iter educativo - didattici.

Eccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l'elaborazione di percorsi educativo - didattici di vario tipo. Per ordine cronologico: "Gesù" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Ada Negri Racconto pasquale: "Aria di Pasqua" di Giovanni Verga "Alleluja" di Angiolo Silvio Novaro "Resurrezione" di Alessandro Manzoni "La domenica dell'ulivo" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Giovanni Gozzano Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora". "Il pianto della Madonna" di Angiolo Silvio Novaro Fiaba antica: "Il drago e l'uovo di Pasqua "Dall'uovo di Pasqua" di Gianni Rodari "Pasqua" di Gianni Rodari Cronaca delle vacanze pasquali Decodificare un racconto: "Felici come una Pasquetta" Racconto di Pasqua con schema di lavoro: "Il coniglio Pasqualino

Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Scheda stampabile e gratuita.

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Per Amore Una povera mamma di quattro figli non faceva che lavare, pulire, far da mangiare tutto il giorno. Fasciava il bimbo di sette mesi, lavava il viso e le mani a quello di quattro anni; pettinava la bambina di sei, si sgolava dietro al bambino di otto.  Era tutto il giorno in faccende, e non si lamentava mai. Poveretta! - disse un giorno una donna. - lo non farei quella vita nemmeno per un milione al giorno. E io non la farei neppure per tutto l'oro del mondo - rispose la mamma, che aveva udito. E allora, perché la fate? - chiese l'altra. Per amore - rispose la mamma. Piero Bargellini Comprensione del testo Cosa pensi di questo brano? Sei riconoscente alla mamma per quello che fa? Cosa puoi fare per aiutare la mamma? Ricerca tutti i nomi e i verbi presenti nel testo "Per Amore". Nomi : mamma, figli, giorno, bimbo, viso, mani, bambina, bambino, faccende, donna, vita, milione,oro, mondo, amore. Verbi : faceva, lavare, pulire,

“Racconto di Carnevale” di Piero Bargellini

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Racconto di Carnevale Nelle vetrine di alcuni negozi, appaiono maschere di cartone, che sembrano fare sberleffi ai passanti. Il cartolaio vende stelle filanti e coriandoli.· Qualche ragazzo se ne riempie le tasche e, quando passa vicino ad un compagno, glieli getta addosso. Le bambine temono i coriandoli, che s'impigliano nei loro capelli lunghi. In Italia, alcune città hanno la loro maschera tradizionale: Torino c'è Gianduia; a Milano c'è Brighella; a Bergamo c'è Arlecchino; a Venezia c'è Pantalone; a Bologna c'è il dottor Balanzone; a Firenze c'è Stenterello; a Roma c'è Rugantino; a Napoli c'è PuIcinella. Ma la storia più bella è quella di Arlecchino, che era un bambino di Bergamo. L'ultimo giorno di Carnevale tutti i suoi amici si vestivano in maschera, con gli abiti cuciti dalle loro mamme. Arlecchino era figlio di una povera vedova, la quale non aveva neppure un braccio di stoffa, per cucire il vestito al suo bambino. Allora tutte le

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Tema: "Il mio papà"

Il testo descrittivo: "La faccia di papà".

"Arriva la primavera" - Dettato - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo

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