Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Analisi di una favola - Approfondimenti grammaticali

< I due cani

Un uomo che aveva due cani, ne addestrò uno alla caccia, mentre insegnò all'altro a diventare un cane da guardia. Ogni volta che quello da caccia usciva in cerca di prede e catturava qualcosa, il padrone gettava una parte del bottino anche all'altro. Ma il cane da caccia finì per indignarsi e si mise a rimproverare il compagno, il quale, mentre lui per parte sua andava fuori ad affannarsi tutto il santo giorno, senza far niente godeva di quelle fatiche.
- Non lamentarti di me - replicava il cane da guardia - prenditela piuttosto con il padrone, che non mi ha insegnato a lavorare, ma a vivere dei frutti del lavoro altrui.
    Nello stesso modo i ragazzi pigri non vanno rimproverati, se sono resi tali dai genitori.

Esopo 

Analisi del testo
  1. Chi sono i protagonisti della storia?
  2. Cosa insegnò il padrone ai due cani?
  3. Come ricompensava l'uomo i due cani?
  4. Perché uno dei cani si lamentava con l'altro?
  5. Di chi era la colpa secondo il cane da guardia?
  6. Qual è la morale di questa favola?
Approfondimenti grammaticali
  • Sottolinea i nomi presenti nel brano
  • Indica i soggetti presenti nelle seguenti proposizioni: "Nello stesso modo i ragazzi pigri non vanno rimproverati, se sono resi tali dai genitori."
  • Trasforma nella seguente frase il discorso diretto in discorso indiretto: " - Non lamentarti di me - replicava il cane da guardia - prenditela piuttosto con il padrone, che non mi ha insegnato a lavorare, ma a vivere dei frutti del lavoro altrui."
(Classe quinta II quadrimestre - prima media)


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