Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Schema per la creazione del testo di fantasia. Scheda stampabile dell'unità didattica.

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Sapiens e le sue parole magiche



Personaggi

Nell'anno scolastico duemilasei, in un periodo non molto gradito dalla classe quarta B, c'era un alunno di nome Leonardo che si vantava perché credeva di essere un genio e, per questo motivo, i suoi compagni di classe lo chiamavano Genius.

Ambiente

Leonardo si dava arie di superiorità con tutti, persino con il maestro e riteneva inutile ascoltare le sue lezioni. Questo bambino non studiava perché pensava di sapere già tutto ed aveva già deciso di diventare uno scienziato.

Problema

I suoi compagni di classe, stufi del suo comportamento, ma anche preoccupati, all'uscita della scuola decisero di riunirsi nel grande piazzale per discutere sul comportamento di Leonardo. Loro pensarono molto e trovarono una soluzione:
rivolgersi al mago Sapiens. Sapiens era l'unico che poteva spiegare qualcosa a Leonardo; lo chiamarono e lui arrivò in poco tempo.

Soluzione del problema

I compagni di classe di Leonardo gli posero subito questa domanda. “Puoi spiegare a Leonardo che il suo comportamento lo rende antipatico a tutti?”. “Certamente!” rispose Sapiens.
Egli prese Leonardo per mano e iniziò a spiegargli che lui è un bambino come gli altri, intelligente ma non un genio, anzi...se continuava così, alla fine, sarebbe rimasto più indietro di tutti!!

Conclusione

Dopo le parole del mago Sapiens, Leonardo capì che lui non era un genio e iniziò a comportarsi bene, senza darsi più arie di superiorità e i suoi compagni di classe si tolsero questo grosso problema.

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