Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Tema: Caro Diario - Classe quinta scuola primaria

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Caro Diario, ti parlo di ...



Caro Diario,
ti confesso che sono emozionata e un po' triste: sto per lasciare la scuola elementare della scuola primaria dopo cinque anni trascorsi anche troppo in fretta. Immagini vivissime affollano la mia mente e ricordo come se fosse ieri, il mio primo giorno di scuola ...
Mi rivedo piccola e paffutella salire lo scalone dell'edificio, il mio passo era incerto e il mio cuore batteva forte. Quando entrai in classe non potei trattenere la meraviglia: non ti posso descrivere, caro Diario, le emozioni provate quel giorno.
Conobbi subito i miei maestri, ma non osai dire loro nemmeno una parola: mi guardavo intorno timida e impacciata e, in quelle interminabili ore desiderai mille volte di essere a casa. Per fortuna i giorni trascorsero veloci, iniziai ad apprezzare i miei maestri, feci amicizia con molti compagni e ritornai ad essere la bambina giocherellona e allegra di sempre. Imparai velocemente a leggere e a scrivere, questa grande conquista mi diede gioia e sicurezza. Ricordo che quando il maestro mi chiamava alla lavagna e io sapevo leggere in modo espressivo e veloce vedevo i suoi occhi brillare di gioia e sentivo nel mio cuore una felicità indescrivibile. Presto, durante l'intervallo, iniziai a divertirmi molto con i miei compagni e ogni giorno di più mi accorgevo che la scuola era davvero bella! Tutte le attività mi interessavano e mi entusiasmavano, in particolare le letture del maestro Ercole che ascoltavo a bocca aperta.
In questi momenti fuggivo con la fantasia e mi ritrovavo a vivere nel castello di Canterville a sorridere delle disavventure di un povero fantasma o nella scuola della signora Sforza, a soffrire con Prisca che subiva le sgridate ingiuste di una maestra cattiva e insensibile, oppure sulla spiaggia a inventare favolosi giochi con Cora e le amiche Giganti. Che bei momenti ... 

In seguito affrontai cose molto più difficili: lo studio del corpo umano, problemi e operazioni rompicapo, analisi logica e grammaticale e la storia medievale. Non dimentico certo le avvincenti partite a scacchi, il giorno della gita e quello della recita. 
Devo dirti che in questi cinque anni ho imparato qualche cosa: ogni giorno ho vissuto esperienze che mi hanno aiutato a crescere. A settembre molte cose cambieranno: nuovi amici, nuovo ambiente, nuovi insegnanti. Certo mi abituerò, ma ti assicuro che tra questi banchi rimarranno per sempre i ricordi di una bimba felice.
Ora ti lascio, caro Diario, e ti confesso che sono un po' commossa. Sento la tua voce segreta che mi dice:"Non piangere, vedrai la nuova scuola sarà una bella sorpresa." "Grazie amico mio per tutte le volte che hai saputo aiutarmi, divertirmi e consolarmi".

Ludovica, classe quinta 

Post scriptum

I libri, letti in classe, a cui si riferisce Ludovica in questo bellissimo tema, sono: "Ascolta il mio cuore" di Bianca Pitzorno, "Il fantasma di Canterville" di Oscar Wilde. In prima elementare ho letto "Cipì" di Mario Lodi, in seconda "Il Gigante egoista" e il "Bimbo stella" di Oscar Wilde, "Il naso della regina" di King DicK Smith.

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