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Tema
Il
mio maestro
Il
mio maestro è proprio simpatico, sono quattro anni che è con noi ed
è riuscito ad instaurare un rapporto meraviglioso. E' di statura un
po' sotto la media, cicciottello, e in un viso paffuto sono
incastonati due occhi di colore chiaro tendente al grigio, che,
quando è felice, irradiano un senso di tranquillità e allegria, ma
quando è arrabbiato lanciano tuoni e fulmini.
Il
naso, su cui appoggia un bel paio di occhiali, è aquilino; la bocca,
piccola, stretta e dalle labbra sottili è quasi sempre sorridente.
L'abbigliamento
è quasi sempre sportivo: un maglione, sempre con un collo a “v”,
un paio di jeans o di pantaloni di velluto.
Il
suo carattere è molto buono perché conduce le sue lezioni con
simpatia e allegria, tuttavia è severo quanto basta per tenerci in
riga. Quando deve sgridare lo fa, ma non sgrida semplicemente
castigando, ma cerca di far capire l'errore commesso.
E'
spiritoso, ama scherzare ed è molto simpatico.
In
quarta siamo andati a fare una gita al bellissimo acquario di
Genova. Quando siamo arrivati il maestro è andato a comprare i
biglietti; mentre usciva dalla biglietteria sono arrivate due zingare
che, abilmente, gli sfilarono il portafoglio. Quando se ne accorse si
arrabbiò da morire ma dopo un po' la buttò sul ridere sminuendo la
cosa dicendo che almeno i biglietti erano rimasti a lui.
Nonostante
questo episodio passammo una giornata stupenda e, ammirando pinguini,
foche e delfini, tutti si divertirono. Compreso il maestro.
Tuttavia
la cosa che mi rimarrà più impressa di questi quattro anni con il
maestro Ercole non saranno i giochi, le recite, le gite, ma l'amore
che prova per il suo lavoro il mio maestro; molte volte, anche in
questo istante, mentre scrivo, potrebbe lasciar perdere coloro che
sbagliano, ma no! Lui continua ad aiutarli, spiega loro come fare. Mi
resterà impressa la sua simpatia. Io voglio molto bene al mio
maestro; sia come persona, sia come amico.
Purtroppo
fra un paio di mesi ci dovremo lasciare, ma spero che le nostre
strade si incrocino ancora.
(Carlo, classe quinta, 1998)
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