Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole Bonjean
Com'è bello scrivere! Da quando sono in pensione lo posso fare in ogni momento: di giorno, di notte, ogni occasione è buona. Questa passione nasce da esigenze didattiche per poi sfociare in un mia esigenza personale. Scrivere racconti, poesie, filastrocche, è diventato un momento piacevole della giornata. Dai dati di Google in mio possesso ho scoperto che i miei scritti hanno superato, in questi anni, le cinquecentomila visualizzazioni di pagina a riprova dell'interesse delle lettrici e dei lettori del sito per il mio lavoro. Ho quindi pensato di creare un apposito link con tutti i miei scritti a cui se ne aggiungeranno spero ancora molti altri. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Eccovi il link: Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole
Stupenda descrizione della migrazione: semplice e completa. Meglio di qualsiasi ricerca su google (cercavo informazioni per pura curiosità). A volte sottovalutiamo l'importanza della chiarezza per abbellire un testo/discorso. Tanti complimenti! Barbara
RispondiEliminaGrazie cara Barbara per il tuo gradito commento!
EliminaSono capitato per caso anch'io in questa pagina, cercando del materiale "integrativo" ad altri testi che ho a disposizione, per i miei alunni (classi seconde di una scuola primaria). E sono rimasto piacevolmente sorpreso (vedendo le date negli appunti) di quanto si riusciva a realizzare (e scrivere) con i bambini di 30 anni fa (appartengo anch'io a quella generazione) senza per forza di cose fotocopiare decine di schede! Dovremmo riflettere sull'involuzione che ha avuto, negli ultimi 10-15 anni, la scuola, e che non è solo dovuta a ciò che definiamo "stare al passo con i tempi"!!! Complimenti. Enrico
RispondiEliminaGrazie caro Enrico per i graditi complimenti. I commenti su questo sito sono come acqua nel deserto e riceverne uno che coglie quello che in quindici anni sto tentando di proporre con questo blog dà un senso al mio lavoro. La scuola delle fotocopie, a mio parere, non ha avuto la capacità di coniugare la tradizione con l'innovazione, il passato con il presente e il futuro, in nome di una modernità che certamente non migliora la qualità dell'istruzione. Mi auguro, per il bene di tutti, che a fronte di quest'involuzione della cultura rinasca non solo nelle bambine e nei bambini ma in tutti noi il piacere di imparare, che alla forma corrisponda la sostanza. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli insegnanti, come te, vorrebbero cambiare rotta e riportare la scuola italiana tra le migliori del mondo così com'era in un passato ahimè remoto.
RispondiEliminaTi auguro ogni bene