La scuola per la pace: poesie, filastrocche, testi di vario tipo, spunti di riflessione contro la guerra

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza che non trova giustificazione alcuna. 

Il testo di tipo narrativo

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Tema

Matteo, il bambino timidone!

Un giorno, nella classe degli agitati, arrivò per caso un bambino di nome Matteo. Era molto strano che Matteo fosse capitato in quella classe perché non era per niente agitato, anzi, era un bambino calmo, ma soprattutto timido. Infatti riusciva a conversare poco e non aveva molti amici. Anche nelle lezioni non interveniva alle domande dei maestri perché era insicuro delle risposte che pensava e invece, la maggior parte delle volte, erano giuste nel minimo dettaglio.
A scuola nell'intervallo restava in un angolino da solo a ripassare la lezione.
A Matteo questa vita non piaceva: ogni volta si faceva coraggio per fare nuove amicizie, ma era troppo timido e chiuso e non riusciva a pensare quello che avrebbe potuto dire ai nuovi amici. Bisognava trovare una soluzione a questo problema: il maestro Magister era molto preoccupato allora decise di organizzare una riunione in segreto tra lui e gli alunni.
Alla fine Magister si ricordò di una sua ex alunna bellissima di nome Amor. Questa si era laureata alla scuola per fate ed era una ragazza molto dolce.

Il piano era semplice ed efficace: Amor sarebbe andata a fare una lezione contro la timidezza e avrebbe capito il problema di Matteo.
Il giorno dopo, alla lezione contro la timidezza, Amor si fece spiegare da ogni bambino perché in certe situazioni si è timidi. Arrivò il momento di Matteo: spiegò che il motivo della sua timidezza era uno solo: si sentiva insicuro di dire quello che gli passava per la mente e non trovava le parole giuste per conversare con gli altri.
Da quel giorno Matteo si sentì più tranquillo del solito. Da grande fu sempre grato alla fata Amor.
Anche senza la magia si possono risolvere i problemi!


(Simone, classe quinta)

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